1993
E' un progetto commissionato dalla città di Dortmund e mai apparentemente realizzato. L'invito era di ripensare la città in modo da creare nuovi stimoli culturali per coloro che ci vivono.

CAMPO DI CONCENTRAZIONE CULTURALE

"Campo di concentrazione culturale" avrebbe avuto tutte le credenziali per diventare il gioco della città di Dortmund perché contemporaneamente ha uno svolgimento ludico e serioso, stupido e intelligente che appaga tutti i corpi e le menti. Ogni partecipante, quando comincia, durante e in conclusione del gioco, non si sentirà mai smarrito o solo perché tra la moltitudine di partecipanti sarà sempre l'oggetto di una calorosa attenzione politica. Per cominciare ogni giocatore deve recarsi alla biblioteca preferita munito esclusivamente di buona volontà perché all'entrata, oltrepassata la scritta di benvenuto "Denken macht frei" (pensare rende liberi), verrà accolto e munito di un pigiama e lenzuola perché "Campo di concentrazione culturale" potrà essere sì il più bel momento della vostra vita ma solo se preparerete bene il vostro letto. Perché il vostro letto sarà il vostro libro non letto, quello con l'angolo piegato delle lenzuola così da non perdere il segno nel sogno.
Lo scopo del gioco va letto nella sua struttura prospettica, quella sempre successiva, solleticata ma ancora inespressa, all'interno di un processo di crescita docile, senza particolari cambiamenti o fratture d'intelletto, falsi movimenti della città con i suoi abitanti e della felicità gasata dei suoi burocrati.
Vince chi si concentra intensamente al punto tale da lasciare nella memoria il dubbio di aver letto altro o di non aver letto affatto.
Buona notte a tutti.