05-05-2016 Spazio C.O.S.M.O. Milano, Via Paolo Paruta 59 (MM Cimiano)
Emanuele Becheri, Francesco Carone, Gianluca Codeghini, Ermanno Cristini, Elena El Asmar, E Il Topo, Amedeo Martegani, Museo Riz à Porta, Giancarlo Norese, Giovanni Oberti, Luca Pancrazzi, Luca Scarabelli, Sophie Usunier, Eugenia Vanni.
Contributi di Giulia Brivio, Alessandro Castiglioni e Dario Giovanni Alì.
I video del progetto Prière de Toucher sono a cura di Videoforart http://videoforart.it/priere_de_toucher_conv_it.html
Prière de Toucher è un ciclo di mostre, costruito in un dialogo continuo con Giulia Brivio, dove si mettono in atto pratiche di nascondimento. Ogni mostra coinvolge artisti diversi e sviluppa una particolare modalità del nascondere.
La prima è stata fatta ad Imola a Novella Guerra nell’ottobre 2013 insieme a Patrizia Giambi e a Microcollection;
la seconda a Something Like This a Firenze nel maggio 2014 insieme a Oppy De Bernardo e Aldo Mozzini , la terza a Milano a MARS nell’ottobre 2014 coinvolgendo una quarantina di artisti che in tempi diversi hanno esposto in questo spazio; la quarta nelle Langhe all’interno dell’Alcova d’Acciaio di Umberto Cavenago e insieme a Alessandro Castiglioni e Barbara De Ponti.
Il n°12 della rivista Boite dedicato all’”opera nascosta” ha presentato l’operazione.
Prière de Toucher è un “dispositivo” in funzione grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”.
Sì, perché Prière de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare. In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi solo di nascondere.
Questa quinta tappa di Prière de Toucher è concepita per lo spazio C.O.S.M.O., uno spazio espositivo nella soffitta dello studio di Luca Pancrazzi ed Elena El Asmar e in quanto soffitta lo spazio ideale per nascondersi.
La modalità che si vuole qui sviluppare è quella della mimetizzazione: una forma di nascondimento che si fonda sull’inganno della vista. Il mimetismo per gli esseri viventi è un vantaggio evolutivo, per l’arte può esserlo per acuire il senso visivo.
Ermanno Cristini
Dal 6 al 26 Maggio 2016 solo su appuntamento (spaziocosmo@yahoo.com)
Spazio C.O.S.M.O
Come Ogni Semplice Movimento Ortogonale
Spazio C.O.S.M.O. è un luogo fisico e segreto nello studio di Luca Pancrazzi ed Elena El Asmar dedicato a progetti d’artista
http://spazio-c-o-s-m-o.tumblr.com/